Smart working: significato e storia
Lo smart working, letteralmente tradotto come “lavoro intelligente”, sta in realtà ad indicare una modalità lavorativa specifica che prevede una certa flessibilità in termini di luogo e ore di lavoro. La traduzione più corretta sarebbe quindi quella di “lavoro agile”, ovvero meno legato a obblighi e condizioni rigide.
Lo smart working prevede infatti una maggiore autonomia nella scelta del luogo in cui svolgere la prestazione e nel numero di ore lavorate. Un approccio di questo tipo è quindi maggiormente orientato agli obiettivi e agli effettivi risultati raggiunti dal lavoratore. Il lavoro agile si basa perciò su una concezione del lavoro innovativa, che mette al centro le esigenze e i bisogni del dipendente. In questo modo, infatti, il lavoratore può godere di una maggiore libertà e scegliere le modalità più congeniali per svolgere la prestazione professionale.

Smart working: significato e storia
Lo smart working, letteralmente tradotto come “lavoro intelligente”, sta in realtà ad indicare una modalità lavorativa specifica che prevede una certa flessibilità in termini di luogo e ore di lavoro. La traduzione più corretta sarebbe quindi quella di “lavoro agile”, ovvero meno legato a obblighi e condizioni rigide.
Lo smart working prevede infatti una maggiore autonomia nella scelta del luogo in cui svolgere la prestazione e nel numero di ore lavorate. Un approccio di questo tipo è quindi maggiormente orientato agli obiettivi e agli effettivi risultati raggiunti dal lavoratore. Il lavoro agile si basa perciò su una concezione del lavoro innovativa, che mette al centro le esigenze e i bisogni del dipendente. In questo modo, infatti, il lavoratore può godere di una maggiore libertà e scegliere le modalità più congeniali per svolgere la prestazione professionale.

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